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Pane & Olio

Lago Scaffaiolo da Ovest

Lago Scaffaiolo da NE

Si fa scuro

Lago Scaffaiolo

E' sera sui crinali e finalmente il lago si riposa. E' stanco di sassi urla schiamazzi e lo racconta al vento con il suo sciacquettio. Non saprei ridire le parole di questo dialogo ma lo comprendo, è come avessi una musica conosciuta  in un orecchio.

- Pazienta lago – ho inteso - che agosto è ormai finito.-

S'è fatto scuro anche per noi e ce ne andiamo mentre una nube grigia scende dal Corno e dal Cupolino, una coperta che si allunga sul lago e c'invita, noi ospiti si ma estranei, a sloggiare.

Doganaccia - Croce Arcana - Scaffaiolo

 

Crinali d’Appennino

Pascoli 1

Pascoli 2

Lago Scaffaiolo

18/03/2006

M. Spigolino

Crinale

Passo della Calanca

Rif. Duca D’Abruzzi

M. Cupolino

Bivacco

ancora M. Cupoolino

Da M. Spigolino

il Paradiso

Avevo in programma questa gita domenica scorsa poi, per un motivo o per l'altro, ho rinunciato, è stata una fortuna visto il putiferio che è successo.

Una ventina di escursionisti dispersi in una tormenta di neve, avevano appena lasciato il rifugio Duca d'Abruzzi, due son riusciti a rientrare, uno ferito recuperato quasi subito, un morto ritrovato dopo qualche giorno e gli altri trovati nella notte semi assiderati.

Il tutto a cinquanta, sessanta metri in linea d'aria dal rifugio appena abbandonato, doveva essersi proprio scatenato l'inferno.

Com'è mia abitudine non giudico, mi limito ad annotare i fatti, che possano essermi d'aiuto in una, spero mai necessaria, valutazione durante una mia uscita in montagna.

Con questi pensieri consumavo i miei viveri seduto sul tetto del vecchio bivacco  tenendo d'occhio le nebbie che lambivano il Corno alle scale a sinistra ed il Cimone dalla parte opposta, giusto per vedere che intenzioni avessero, proprio mentre un membro delle squadre di soccorso illustrava ad un gruppo di sciatori dove avevano recuperato i dispersi.

Tralascio i commenti degli sciatori, c'è da capirli gli skilift e le seggiovie mica sbagliano strada, poi se le condizioni del tempo non sono buone li fermano e tutti a nanna.

Loro poi scendono su quei legnetti colorati lungo piste lisciate come biliardi, qualcuno più ardito scende per il valloncello a lato, per loro questo è free ride, sport estremo.

Mi rimane però incomprensibile come la gente non sia toccata dalle disgrazie degli altri.

Sarà che mi bruciano ancora gli schiaffi della vita, o che sono cresciuto in un piccolo borgo di campagna dove si sa tutto di tutti, dei vivi e dei morti, vita morte e miracoli si suol dire, così che si partecipa alla vita della gente, alle gioie ed ai dolori, ma io questa freddezza, questo prendere per il culo, questa mancanza di pietà proprio non la capisco.

Sembra che chi muore sconti una colpa: non era equipaggiato, non aveva consultato le previsioni del tempo, era solo, si era affidato a guide incompetenti, aveva azzardato.

Ma anche per chi muore per strada è lo stesso: correva, è passato col rosso, aveva bevuto, per non parlare di chi muore per malattia: fumava, beveva, non si controllava e via dicendo.

Fa una tale paura la morte che è stata rimossa dalla coscienza collettiva, come non fosse l'unica cosa certa del nostro destino, è così chi muore è un bischero o un incosciente.

Certo l'escursionista scomparso, che io conoscevo ed era persona buona e gentile, doveva averla fatta proprio grossa perché io vado sempre solo, anche con il tempo brutto, e poi ho corso, son passato con il rosso ed ho avuto rapporti non protetti, ho fumato mangiato e bevuto eppure ... son ancora qui.

Al ritorno ho seguito fedelmente il crinale, come all'andata, sui crinali la neve è sempre migliore, e son risalito sullo Spigolino.

In cima allo Spigolino c'è una croce di legno, quasi scomparsa per la neve, e a quanto mi ricordo anche una pietra che fa da altare, ma adesso è coperta e non si vede.

Appena arrivato di fronte a quella croce son caduto in ginocchio, un po' perché ero stanchino, le gambe arrugginite non sono più quelle di una volta, e poi perché se sono ancora qui, se cavalco ancora creste e crinali di sicuro sarà merito mio ma certo lassù qualcuno mi vuol bene, lo so, ed io tra questo candore che il sole qua e là si diverte ad incendiare ho visto il paradiso.

Doganaccia - Croce Arcana - M. Spigolino - Lago Scaffaiolo

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