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Pane & Olio

Monte Prado m. 2054

10/09/2005

Un cippo in travertino dove qualcuno ha scritto M.Prado e la quota è tutto quel che vedo la mia prima volta sul Prado. Dovrò contentarmi della vista di questa piramide massiccia, verde, dai miei Appennini, di come la vedo sollevarsi a lato della sella di Lama Lite.

Cippo

Bosco

Siamo partiti poco sopra il Casone di Profecchia un po' per sterrata ed un po' per sentiero in un bosco affollato per l'eccezionale raccolta dei funghi di quest'anno, veramente eccezionale visto che ne ho trovati anch'io ai bordi dello stradello.

La nebbia stava alta sugli alberi offuscando solo leggermente la vista dei tronchi e la poca luce che a tratti filtrava regalava attimi di magia, come affacciarsi in un mondo di fiaba, sulla soglia di un'altra dimensione che di certo esiste solo nella nostra fantasia ma pare impossibile sia disabitata.

Dopo il rifugio Cella, bianco e perciò quasi invisibile, si sale per prati fino a Bocca di Massa e poi per il crinale. La nebbia è ancor più fitta ed il vento da ovest è freddo e bagnato, occorre fare attenzione alla traccia per non trovarsi chissà dove.

Salite e discese tra i mirtilli si susseguono senza differenza alcuna e devo tener d'occhio Luigi che non si fa incantare dalla nebbia e procede spedito, anche troppo.

Ci tratteniamo sulla cima per un piccolo ristoro prima di riprendere la via del ritorno, la stessa perché non ci sembra il caso di tentar di perdersi in queste nuvole.

 

Casone di Profecchia – Rif. Cella – passo Bocca di Massa – M.Prado

 

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