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Pane & Olio

 

Monte Falterona

02/11/2000

Alla fonte del Borbotto gli alberi mostrano le ultime foglie rade come tratti di pennello di un pittore impressionista; lungo il comodo sentiero,distratto da un grande sorbo che mostra le sue ciocche rosse, sprofondo nel fango della gorga nera.

Un rapido salto a Capo d'Arno, individuiamo la sorgente per la lapide con i versi di Dante, ma "del fiumicel che nasce in Falterona" nessuna traccia.

Saliamo il crinale spazzato da una gelida tramontana che risale le ripide balze, la sommità della Falterona fino al M. Falco è preda della galaverna.

In questo strano autunno che ci mostra radure verde smeraldo e felci ghiacciate, i faggi sembrano ciliegi in fiore più che prigionieri del gelo.

Qualche nube lambisce le cime ed una leggera nebbiolina dorata si confonde con questo candore.

Da Piancancelli una bella forestale attraverso lunghi e pallidi faggi, in un turbinar di foglie, ci riporta alla fonte.

 

Fonte del Borbotto - Le Crocicchie - Capo d’Arno - Le Crocicchie - M. Falterona - M. Falco - Piancancelli - Fonte del Borbotto

 

 

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