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Pane & Olio

Monte Sella

27/05/2006

Crochi

Bruco

Fioriture

Cresta sud

Lungo la cresta sud

Pentola

Sono andato tante di quelle volte sul Sella che non posso trovare parole nuove per descrivere questa giornata e difatti ogni cosa mi era familiare a cominciare dalle belle ragazze che aprivano i negozi a Castelnuovo. La ragazza del bar che mi porgeva il caffè ostentava maliziosa sul colmo del seno un grosso moscone ancora nero d'inchiostro, in risposta ad uno sguardo interrogativo l'ha scacciato al posto mio.

Portavo mio figlio, ora che sembra nutrire passione per l'arrampicata voglio fargli conoscere la selvaggia bellezza di queste cime dimenticate, perché la sua passione non stravolga il fascino della montagna riducendolo al gesto atletico, perché i suoi occhi vadano oltre la parete, che la sua passione sia un mezzo e non un fine.

Non mi erano nuovi neanche le mine e i massi che rotolavano sul ravaneto ad Arnetola, talmente grossi da riempire col loro fragore l'intera valle e far rimanere Piero attonito per tale violenza, né mi era nuovo il sentiero per il passo Sella lungo la Todt, il più bello delle Apuane, nel bosco il lastricato originale della strada militare quando appare strappa esclamazioni di meraviglia.

Doveva essere vicina una schiusa di farfalle, dagli alberi, lungo invisibili fili di seta, si calavano minuscoli bruchi che si muovevano in modo buffo ed aggraziato al tempo stesso, avanzavano inarcando il corpo e portando la coda all'altezza della testa. Abbiamo continuato a trovarceli addosso per tutto il giorno.

E che dire della riposante bellezza del passo Sella, della distesa di prati con grosse residue chiazze di neve, dove appena disciolta erano esplosi impazienti i crochi con folti tappeti viola.

Mi ripropongo sempre di giungere qui dal passo del vestito, per la cresta che si affaccia sui dirupi di Renara, tra bianche formazioni calcaree simili ad infantili giochi di sabbia. I faggi che le lambiscono sono protetti dai venti e mantengono a lungo le foglie in autunno sfoggiando tanti di quei colori da fare invidia alla tavolozza di un pittore, spero quest'anno sia quello buono.

Oggi sul Sella l'aria era immobile, faceva caldo, abbiamo sudato parecchio esaurito l'acqua e sofferto la sete; ho invidiato le rondini, i gracchi ed il corvo imperiale che sibilavano intorno per la rapidità con cui raggiungono le sorgenti.

Era tanto il pensiero all'acqua che ne ho seguito il percorso, le pietre che goccia a goccia ha scavato, le fessure e gli avvallamenti sui ripidi versanti attraverso i quali raggiunge gli stretti canali, i salti, le curve con cui ostinata trova la sua strada; la fatica per raggiungere finalmente là in fondo la pianura per un sereno cammino e, alla fine di tanto lavoro, solo un attimo e il mare l'inghiotte.

Ho pensato a mio padre, a quanto tempo la sua vita si è svolta tra dirupi e ripidi versanti da addomesticare e  quanto poco tra docili campi da attraversare.

 

Arnetola - Strada Todt Sent. 35 - P.sso  Sella - M. Sella

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