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Pane & Olio

Cinque Terre

Riomaggiore

27/12/03

Una gita sul Sagro abortita per il maltempo mi ha portato al borgo. A sinistra del porticciolo una passerella

Lungo la via dell’Amore

Riomaggiore

Aria di mare

Manarola

in cemento conduce ad una piccolissima insenatura, la schiuma delle onde batteva il percorso così nessuno si avventurava per il timore di bagnarsi tanto che era deserta.

E' una piccolissima spiaggia di ciottoli scuri, lisci e rotondi come il sederino di un bebè, tra i tanti anche pezzi di vetro e di laterizio cui il mare ha restituito dignità trasformandoli da rifiuto industriale a splendidi sassi colorati.

Con Anna siamo stati a lungo ad ascoltare la musica dei ciottoli suonata dalle onde.

Il loro suono è una melodia di poche note che non so ridire per la mia ignoranza musicale, comunque cantano in modo diverso secondo il movimento della corrente.

Quando l'acqua li porta sulla spiaggia è una musica festosa, un cicaleccio gioioso come chi arriva alla fine di un lungo viaggio; con la risacca invece il suono è più cupo perché a quanti rotolano festosi per la ripartenza si aggiungono quelli che cercano di resistere alla corrente che li solleva e poi ricadono di schianto nel loro sonno con un cupo brontolio.

E' il solo motivo per cui ci sono andato, posso stare ore ad ascoltare quella musica perché ci riconosco lo spettacolo della vita.

Mi identifico anch'io in quei ciottoli, ricordo di aver vissuto momenti in cui anelavo ad arrivi e ripartenze senza timore alcuno del destino, adesso per lo più sono impegnato a resistere alle correnti che del destino mi fido poco.

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