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Alpe di Succiso

Vorrei raccontare le emozioni di questa giornata ma non riesco per la soggezione che questi luoghi m’infondono.

Il pensiero va ad un'escursione di diversi anni fa su questo stesso monte proprio con il socio d’oggi, me la ricordo bene perché nei giorni appresso mi accadde un fatto che mi dette da pensare, allora credevo che non sarei più andato in montagna, anzi che non sarei più andato da nessuna parte.

Mille volte avrei voluto tornare ma qualcosa mi ha sempre trattenuto. Sfida, rivincita, rivalsa ma anche sgomento, paura, turbamento.

Il programma era di salire sul Monte Alto come allora ma dopo il passo dell'Ospedalaccio oltre alla nebbia abbiamo trovato anche una fitta pioggerellina portata dal vento. Rammentavo una bella cresta in arenaria, arrotondata dall'erosione ma pur sempre cresta, me la sono immaginata bagnata e scivolosa ed al bivio ho preso per le sorgenti del Secchia.

Le sorgenti sono su di un bel pianoro erboso, incantevole, sgombro dalla nebbia perché le nuvole che il vento trasporta oltre il Monte Alto non fanno in tempo a scendere così presto sotto il crinale. Diversi rivoli d'acqua convergono verso il ruscello principale ed il bosco intorno fa corona.

Una serpentina sale al passo di Pietra Tagliata, qui arrivai anche l'anno scorso, intorno alle feste dei Santi, con un altro socio perché di venir qua da soli non se ne parla; allora il tempo era forse peggio e rinunciammo, oggi invece continuiamo e nella nebbia fitta raggiungiamo la cima.

Avrei voluto proseguire per il Monte Casarola e scendere di nuovo alle sorgenti ma il vago ricordo di una pista nel paleo, a volte non facilmente individuabile con la nebbia, mi ha sconsigliato così ho di nuovo rinunciato.

Già questo la dice lunga, mi vengon facili qui le rinunce, perfino i brevi squarci che il sole ci ha regalato, incantevoli e spettacolari nonostante la brevità, non mi hanno entusiasmato.

Tutte queste remore perché questi luoghi più di altri mi rammentano, come se ce ne fosse bisogno in questi oscuri tempi di guerra, quanto precaria e provvisoria sia la nostra esistenza, quanto siano effimere le nostre sicurezze e come basti poco per cambiare una vita se non per cancellarla del tutto.

Andiamo per i monti parlando di conquista e siamo meno dell'ultimo sassolino, dell'ultimo fiore, dell'ultimo filo d'erba che ospitano.

Oggi è come non fossi parte di questa natura ma la osservassi soltanto, gli occhi vedono ma la mente è altrove e non la toccano l'oro dei pascoli, il cremisi dei mirtilli e le perle che l'acqua della notte qua e là ha dimenticato.

 

Passo del Cerreto – Sorgenti del Secchia (sent. 671) – P.Pietra Tagliata – Alpe di Succiso - P.Pietra Tagliata – Sorgenti – P. del Cerreto (variante )

 

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