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Pane & Olio

Alba grigia

Ho pensato fosse ancora presto per dormire all'aperto così son partito a notte fonda per essere sui crinali all'alba.

Quando mi sono incamminato il cielo era sereno, pulito da una brezza sostenuta, pieno di stelle e la luna messa di profilo, più o meno dove sta il sole a mezzogiorno ma più bassa.

Luci sulla città

Si vedevano nitide le luci della città, poi il buio del bosco mi ha inghiottito.

Forte era l'odore di legna, di foglie triturate, camminavo alla luce di tre minuscoli led tra i rumori della notte, delle foglie, dell'acqua che ruscella o che goccia, d'improvvise e improbabili fughe d'animali, magari solo un ramo pestato nel buio. Da soli in un bosco di notte anche una gemma che s'apre fa rumore.

Man mano che salivo il vento aumentava agitando le cime dei faggi, un vento marino che sul finir del bosco era davvero forte poi ... sono entrato in una nuvola.

Una nebbia umida traversava veloce il crinale, scendendo per un po' sul versante opposto, bagnava ogni cosa orlando la mia barba di minute goccioline, un freddo becco.

Rifugio Montanaro

In cima ai Malandrini, sul versante est, c'è un terrapieno, un avvallamento riparato che faceva al caso mio, mi son infilato nel sacco e mi son steso ad aspettare.

Mi sarebbe piaciuto veder le stelle, ai primi albori dell'aurora cominciano ad annebbiarsi, si spengono una ad una tremolanti come fiammelle, ti verrebbe fatto di pensare che venisse il buio ed invece è la luce.

Niente da fare, ho visto solo un principio d'aurora verso l'Orsigna, un bagliore rosa dorato che pareva quasi un tramonto e poi basta.

Sono cominciati i richiami degli uccelli, un merlo cercava insistentemente una compagna, un cuculo s'è posato lì vicino e col suo verso sembrava farmi uno sberleffo.

Avevo sonno, ero stanco per esser venuto su quasi di corsa e mi sono addormentato, per il freddo e l'umidità mi son svegliato che battevo i denti e mi son rimesso in cammino.

Il giorno

Son sceso per la via di salita, scendendo di quota la nebbia diradava ed un sole un po' anemico n'approfittava.

Son tornato per il sentiero dei mufloni, una pista d'animali sul crinale della valle dell'Orsigna, quando s'esaurisce basta piegare a destra nel bosco tra rinascite di piccoli faggi per trovare il sentiero 33 e poi alla Casetta.

Qui in basso gli sprazzi di sole eran frequenti e il vento disturbava meno, anzi era un piacere sentirlo tra gli alberi, parla con ognuno in modo diverso: sordo tra gli abeti s'arrabbia invece con i faggi, con loro cambia continuamente tono, basso e alto, una discussione infervorata; gli aceri invece sono più ciarlieri, come quelle pettegole che parlano sempre a voce alta, sarà per le foglie grandi e il gambo lungo.

Arrivava nel frattempo un sacco di gente, da un gruppo che si preparava per la gita qualcuno mi ha chiesto dove andassi ...

<< Io torno – gli ho detto.>>

Poggio dei Malandrini, 20/05/2006

 

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