Buon Anno

31/12/02

Chi cammina da solo sa come sia facile pensare, un raggio di sole od un rumore che in compagnia si guadagnano appena un sorriso od una battuta rimangono a lungo in mente e la mente, che non sa stare in ozio, per logica od assonanza compie un lungo cammino per conto proprio e non si sa dove porti.

E' così che mi trovo a riflettere in quest'anno che si chiude ed anche se tutti i giorni sono buoni per farlo questo più degli altri si presta a formulare dei propositi, a tirare dei bilanci.

La mia vita è un cavallo bizzarro che spesse volte mi ha disarcionato, s'era appena spenta l'eco dei ferri che già s'avvertivano le avvisaglie d'altre battaglie. Sfregi e cicatrici di ragazzo sono ormai quasi dei vezzi vicini ai segni procurati nell'età adulta.

Non è certo così che me l'ero immaginata ma di una cosa le sono grato: quando cammino vedo le bellezze del mondo e a volte ne godo fino ad ubriacarmene, altri forse sono distratti e nemmeno si accorgono ma la natura è sempre lì, per tutti.

Ogni cosa è bella a questo mondo, una roccia un ciuffo d'erba un albero lo son talmente

Viareggio

che il loro insieme è indescrivibile, e che dire dei miliardi di fiori che con vesti nuziali si offrono al corteggiamento di un'invisibile moltitudine, piccolissime e affascinanti creature che ci vorrebbe una vita per conoscere gli uni e gli altri.

Qualcuno mi dice che Dio non esiste ma certo quest'opera è perfetta.

Su tutte una cosa che terrena non è: il sole, la sua luce per me è musica.

Si fa strada delicato tra le brume del mattino contornando ogni cosa come la sinfonia di una grande orchestra, sul mezzogiorno scombina le nubi con l'energia di una banda jazz e di sera saluta tuffandosi nel mare che placido si colora, struggente come un gospel.

Gli anni son passati veloci e tante son le avversità subite ma per quante siano o saranno non dubito di guardare il sole, la luce e non tremo che troppo amo questo vecchio mondo; mi faccio gli auguri per l'anno che verrà: a me, a voi ed  al mondo intero.

Buon Anno